Moneta Euro

L'euro come moneta dell'Unione Europea

2002 2007
faccia comune del centesimo di euro
faccia comune dei 2 centesimi di euro
faccia comune dei 5 centesimi di euro
faccia comune dei vecchi 10 centesimi di euro faccia comune dei nuovi 10 centesimi di euro
faccia comune dei vecchi 20 centesimi di euro faccia comune dei nuovi 20 centesimi di euro
faccia comune dei vecchi 50 centesimi di euro faccia comune dei nuovi 50 centesimi di euro
faccia comune della vecchia moneta da 1 euro faccia comune della nuova moneta da 1 euro
faccia comune della vecchia moneta da 2 euro faccia comune della nuova moneta da 2 euro

Le Monete in Euro sono l'ultima espressione dell'Unione Europea, progetto nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale per porre fine alle tensioni politiche vissute nel corso degli ultimi secoli in Europa, favorire lo sviluppo economico del continente e portarlo allo stesso livello di altre potenze, come gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica. Una prima dichiarazione pubblica in tal senso si ebbe il 9 maggio 1950 da parte del ministro degli affari esteri francesi Robert Schuman: in ricordo di questo evento, il 9 maggio viene celebrato in tutto il continente come festa dell'Europa.

Tra i primi passi sulla strada della cooperazione internazionale vi sono state iniziative di coordinamento su specifici settori produttivi, come il trattato per la Comunità Europea del Carbone ed Acciaio (CECA) del 18 Aprile 1951 tra Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda, Germania Federale e Italia. Il successo della CECA portò gli stessi paesi ad estendere i settori della cooperazione ed il 25 marzo 1957 viene firmato a Roma il trattato istitutivo della Comunità Economica Europea (CEE), entrato in vigore il 1° gennaio 1958, con l'obiettivo di rimuovere le barriere commerciali esistenti tra gli stati e costituire un mercato comune europeo. Contemporaneamente, viene istituita la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM) per la ricerca e produzione di energia nucleare. Nelle celebrazioni del decennale del trattato di Roma, il 29-30 maggio 1967 a Roma si decide di fondere le tre Comunità a partire dal 1 luglio 1967, definendo come uniche istituzioni la Commissione, il Consiglio dei Ministri ed il Parlamento europeo.

Il 22 gennaio 1972 vengono firmati a Bruxelles i trattati per l'allargamento della CEE a Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda, trattati entrati in vigore dal 1° gennaio 1973. La Norvegia, dopo un'iniziale adesione, rinuncia all'ingresso a seguito dell'esito negativo del referendum popolare del 24-25 settembre 1972. Dal 1° gennaio 1981, invece, la Grecia entra nella CEE, seguita il 1° gennaio 1986 da Portogallo e Spagna, portando a 12 i paesi membri.

Come obiettivo dei paesi membri, l'unione monetaria, che poi porterà all'emissione di monete in euro, si affianca ben presto alla cooperazione economica . Il tema della convertibilità tra le valute era stato già affrontato il 9 Settembre 1950 con l'istituzione dell'Unione Europea dei Pagamenti. Il 24 aprile 1972 viene poi istituito il serpente monetario, un'organizzazione all'interno della quale i 6 paesi della CEE si impegnano nel contenere entro il 2,25% la fluttuazione massima tra le loro valute. Il 5 Dicembre 1978 viene istituito il Sistema Monetario Europeo, entrato in vigore il 13 marzo 1979, che introduceva l'ECU (European Currency Unit) come valuta di conto tra i paesi della comunità alla quale vincolare le fluttuazioni delle singole monete nazionali. Il 28 Giugno 1988 viene istituita la commissione presieduta da Jacques Delors per definire i passi necessari per ottenere l'Unione Economica e Monetaria (UEM). Il rapporto con i risultati della commissione sono pubblicati il 12 aprile 1989 per essere accettati ufficialmente dai paesi membri il 27 giugno 1989. Nel rapporto l'unione europea è vista come un processo in tre fasi, la prima delle quali comporta uno stretto coordinamento tra i paesi membri, il secondo la creazione di una banca centrale e l'ultima l'adozione di una moneta comune: l'euro.

La nascita dell'Unione Europea (UE) con il trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992 tra i 12 stati della CEE ed entrato in vigore il 1° novembre 1993, rappresenta la prima fase prevista da Delors. Il passaggio dalla Comunità Economica all'Unione è un evento chiave verso l'unità politica in quanto permette di passare da un semplice coordinamento basato su accordi di cooperazione in alcuni settori economici alla realizzazione di organismi operanti in campi più tipici dell'attività di governo, come la difesa e la giustizia. Il secondo passo del rapporto Delors si attua il 29 ottobre 1993 con la nascita a Francoforte dell'Istituto Monetario Europeo, entrato in vigore il 1° gennaio 1994 per poi diventare Banca Centrale Europea il 1° giugno 1998, l'organismo che regola la circolazione delle monete in euro. La fase conclusiva del processo di unione europea si ha il 16 dicembre 1995, quando l'euro  viene scelto a Madrid come moneta unica tra i paesi dell'UE.

Il 1° gennaio 1995 Austria, Svezia e Finlandia si uniscono ai paesi dell'UE, portando a 15 i paesi membri. Il 16-17 giugno 1997 ad Amsterdam viene stabilità il Patto di Stabilità, al quale debbono sottostare le economie dei paesi che intendono adottare l'euro per garantire la stabilità dei cambi dell'euro con le altre monete. I paesi in grado di soddisfare il patto vengono definiti il 3 maggio 1998, con Danimarca, Gran Bretagna e Svezia che rimangono fuori dalla zona euro e la Grecia che vi entra a far parte dal 1° gennaio 2001. Il 31 dicembre 1998 vengono definiti i tassi di conversione definitivi tra l'euro e le diverse valute europee, mentre il 1° gennaio 1999 l'euro diventa la valuta ufficiale dell'Unione tra Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Portogallo, mentre nel 2001 aderisce anche la Grecia. Le nuove banconote e monete in euro entrano in circolazione il 1° gennaio 2002, mentre le vecchie sono ritirate il 28 febbraio 2002.

Per i legami tra la Francia e il Principato di Monaco, dato che il Principato non ha ne' moneta propria ne' banca centrale ed ha utilizzato il franco francese come valuta a corso legale, anche Monaco ha avuto l'autorizzazione da parte dell'Unione ad adottare l'euro come moneta ufficiale. Analogamente, per i legami con l'Italia, anche la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano sono stati autorizzati ad emettere monete in euro.

Con la raccomandazione del 9 ottobre 2002, la Commissione Europea stabilisce l'allargamento dell'Unione Europea a Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria dal 1° maggio 2004. Il 1 gennaio 2007, la Slovenia adotta l'euro, seguita da Cipro e Malta, che adottano l'euro il 1 gennaio 2008; la Slovacchia introduce l'euro il 1 gennaio 2009, mentre nel 2011 segue l'Estonia.